Ho pensato molto a come esprimere il mio disappunto per i compiti delle vacanze.
Da piccolo, quando ero io a doverli fare mi pesavano un bel po', da grande (oddio grande) quando mi devo trasformare in aguzzino e verificare se i compiti siano o meno stati svolti, mi piacciono ancora meno. Posso capire il significato di far svolgere dei compiti durante il periodo estivo, in fondo tre mesi di vacanza sono molti e c'è il concreto rischio che i concetti appresi nell'anno scolastico appena trascorso volino via come le nuvole temporalesche. Comprendo un po' meno la mole di compiti che vengono assegnati, sembrerebbe quasi una gara tra professori a chi carica di più i propri studenti. Non voglio giustificare chi non li fa, non è il modo corretto di protestare, ma onestamente mi sembrano troppi. Non posso però neppure esprimere il mio dubbio alle bambine, non credo sarebbe giusto sminuire o criticare la figura dei docenti davanti a loro. Ma secondo voi è veramente necessario tutto questo o si possono trovare delle strade alternative ??? A voi i commenti...
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AlecsSono genitore da poco, ma il mondo che ci circonda corre a velocità doppia o tripla rispetto alla mia fanciullezza. Archivi
Novembre 2018
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