Diario di un genitore imperfetto
  • Chi sono
  • Chi sono

diario di un

GENITORE  IMPERFETTO

Generazione di fenomeni

14/9/2017

2 Comments

 
C’è una citazione attribuita ad Albert Einstein (ma non è sua di sicuro) che mi ha sempre fatto riflettere: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”
Ora, che sia o meno di Einstein, è una realtà che oggi è possibile riscontrare entrando in un qualsiasi locale, sia esso un pub, una discoteca, ecc..
Qualche mese fa, non ricordo di preciso il periodo, mia figlia maggiore invitò a casa sua delle sue compagne di classe, fin qui tutto assolutamente nella norma.
Passando davanti alla sua camera (le porte delle camere sono SEMPRE aperte) ho visto che erano sedute sul letto una di fronte all'altra, in una specie di cerchio, solo che non stavano giocando o raccontandosi chissà che cosa, ma stavano smanettando ognuna sul suo cellulare.
Siccome non mi muore nulla in gola, ho detto loro: “ma non è che vi state scrivendo tra di voi, vero ???”
La risposta mi ha atterrito, hanno sollevato gli occhi al cielo dicendo “certo, perché ???”
Forse sono io ad essere sbagliato, o semplicemente vecchio, ma mi chiedo io il perché…
Cioè, hai la persona di fronte, puoi esprimere la tua opinione (dubbi, incertezze, perplessità e chi più ne ha più ne metta) perché utilizzare il telefono e non dirlo a voce ???
Non voglio fare la figura del retrogrado, sia chiaro che io ADORO la tecnologia, mi piace, mi diverte smontare (e rimontare quando mi riesce) e ne ho fatto un lavoro, ma mi piace da pazzi spegnere il telefono e godermi la compagnia della famiglia e degli amici.
Ho visto dal vivo le audizioni di X-Factor a Torino, c’era una personaggio veramente fenomenale, lo scaldapubblico (lucarossitantaroba) in pratica un ragazzo che per 4-5 ore riempiva i buchi coinvolgendo il pubblico presente nel palazzetto per non farlo annoiare o addormentare.
Ha proposto un gioco, prendendo una ragazza ed un ragazzo a caso in mezzo alla folla e mettendoli uno di fronte all'altra, il gioco consisteva nel fatto che il ragazzo avrebbe dovuto tentare di conquistarla e (se la ragazza avesse gradito) si sarebbero scambiati un bacio.
Tralasciamo le scene completamente mute, l’unico impavido che ha trovato modo di esprimere i suoi sentimenti sfruttando le corde vocali è riuscito a mettere insieme questo capolavoro:
“vorrei portarti nella take me house” (anche se la pronuncia era più "teic mi auz").
Che dire, il re del rimorchio !!!
Stiamo veramente crescendo una generazione di idioti, che invece che guardarsi negli occhi vive di “post” e “like” ?
Qualcuno di incapace anche solo di una frase semplice del tipo “sei bella come un vasetto di Nutella pieno” ???
A voi i commenti...
2 Comments

Scuola e vacanze (compiti delle vacanze)

8/9/2017

0 Comments

 
Ho pensato molto a come esprimere il mio disappunto per i compiti delle vacanze.
Da piccolo, quando ero io a doverli fare mi pesavano un bel po', da grande (oddio grande) quando mi devo trasformare in aguzzino e verificare se i compiti siano o meno stati svolti, mi piacciono ancora meno.
Posso capire il significato di far svolgere dei compiti durante il periodo estivo, in fondo tre mesi di vacanza sono molti e c'è il concreto rischio che i concetti appresi nell'anno scolastico appena trascorso volino via come le nuvole temporalesche.
Comprendo un po' meno la mole di compiti che vengono assegnati, sembrerebbe quasi una gara tra professori a chi carica di più i propri studenti.
Non voglio giustificare chi non li fa, non è il modo corretto di protestare, ma onestamente mi sembrano troppi. 
Non posso però neppure esprimere il mio dubbio alle bambine, non credo sarebbe giusto sminuire o criticare la figura dei docenti davanti a loro.
Ma secondo voi è veramente necessario tutto questo o si possono trovare delle strade alternative ???

​A voi i commenti...
0 Comments

Figlia "di mezzo"

4/9/2017

3 Comments

 
La vita dei "figli di mezzo", cioè quelli tra i maggiori ed i minori, può essere piuttosto problematica.
I figli maggiori sono, in genere, quelli che affrontano i problemi genitori-figli, quelli a cui è demandato il compito di sondare la parete dei vincoli e/o proibizioni familiari.
I più più piccoli (specie nel mio caso) sono quelli che necessitano di maggiore impegno e che calamitano la nostra attenzione.
Resta il destino dei "figli di mezzo", nel nostro caso è una stupenda bambina di 10 anni.
Il fato è stato benevolo con noi, la nostra piccola meraviglia è tutto quello che un genitore spera che un figlio sia.
Non chiede nulla, va bene a scuola, è educata ed allegra e aiuta nei lavori di casa.
Nonostante (o a causa) di questa fortuna sfacciata, ho spesso la sensazione di non dedicarle il tempo che meriterebbe, insomma la piccina si trova tra i problemi di un'adolescente e quelli di un piccolo con la metà dei suoi anni.
Certo, quando me ne rendo conto cerco di colmare le lacune, di dedicarle tempo ed attenzione, ma il tran tran giornaliero riporta inevitabilmente la situazione allo stallo iniziale.
Insomma, qual è la formula magica, qual è la soluzione a questo annoso problema ?
A voi i commenti...
3 Comments

    Alecs

    Sono genitore da poco, ma il mondo che ci circonda corre a velocità doppia o tripla rispetto alla mia fanciullezza.
    Mi solletica l'idea di condividere le mie esperienze di vita e di commentarle con altri "genitori imperfetti".

    Archivi

    Novembre 2018
    Febbraio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017

    Categorie

    Tutto

Services

Company

Support

© COPYRIGHT 2017. ALL RIGHTS RESERVED.